Casa Gianotto - "Madonna della pera"

Argomenti :
Patrimonio culturale
Turismo
Affresco raffigurante la Madonna della Pera, di Gianfrancesco da Tolmezzo
Indirizzo Via Oltrefossa, Annone Veneto VE, Italia
Punti di contatto
Cap 30020
Modalità di accesso

Nessuna barriera architettonica

In via Oltrefossa, nel portico di casa Gianotto (già ca' Cassiani) si trova un affresco raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra San Rocco e un altro santo, della fine del secolo XV, comunemente denominato "Madonna della pera", dal frutto che Maria porge al Figlio.
L'opera è stata recentemente attribuita a Gianfrancesco da Tolmezzo, per i tratti stilistici presenti soprattutto nel gruppo della Vergine e del Bambino, raffrontati dagli studiosi con opere di analogo soggetto del pittore friulano. Di questo affresco è stato recentemente avviato il recupero-restauro.

Delle testimonianze orali, di chi vide l'affresco nella seconda metà del secolo scorso, suggeriscono di identificare il secondo santo con San Floriano, perchè mostrava la corazza, il mantello rosso e il secchio che ne sanciva il ruolo di protettore degli incendi. Invece l'iscrizione sottostante al gruppo nulla aggiunge all'iconografia dipinta e nulla dice del committente, a cui si riferivano probabilmente le parole iniziali dell'epigrafe (QVUESTA OPERA LA...), mentre risulta quasi superfluo, date le evidenze stilistiche, il riferimento implicito nelle lettere seguenti "...ZO", al pittore "da Tolmezo", ovvero, nell'ambito veneto friulano di fine '400, Gianfranco Del Zotto.
Già menzionato senza specifica attribuzione in diverse pubblicazioni (cfr. Muraro, 1954; Cagnazzi, 1983; Settimo, 1987; Goi, Bergamini, 1989; Chiari, Mortetto, Wiel 1991), l'affresco di Ca' Cassiani trovò specifica assegnazione a Gianfrancesco da Tolmezzo in un breve contributo comparso su "Ce fastu?" nel 1994 (Dell'Agnese, 1994, su segnalazione del restauratore Giancarlo Magri) successivamente ampliato dallo stesso studioso (Dell'Agnese, 1997, 1998). L'attribuzione non trova ostacolo nella collocazione geografica dell'opera, ma anzi conferma la presenza del pittore friulano nelle attuali province di Pordenone e Venezia (cicli di Cordovado e Settimo), dettata dalla volontà di aggiornamento culturale in direzione della laguna veneta.
Quanto ai caratteri stilistici dell'opera, essi sono pienamente in linea con la produzione di Gianfrancesco da Tolmezzo della fine del '400: un grafismo sospeso fra il modello mantegnesco e le suggestioni belliniane.

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot